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Comunicato stampa
Una strategia senza i dovuti finanziamenti
20.06.2023, Finanziamento dello sviluppo
Il Consiglio federale ha avviato oggi la procedura di consultazione sulla strategia di cooperazione internazionale (CI) 2025-2028. Risulta evidente come non vengano stanziati i finanziamenti necessari per questa continuità.
Con la fine dell’impegno della cooperazione svizzera allo sviluppo in America latina, decisa tre anni fa per la fine del 2024, i fondi a disposizione dovranno essere trasferiti verso altre regioni prioritarie, in particolare l’Africa subsahariana, nonché il Nord Africa e il Medio Oriente. Il Consiglio federale vi ha però rinunciato per la prossima strategia: dal 2025 al 2028 vorrebbe piuttosto mettere a disposizione dell’Ucraina 1.5 miliardi di franchi, prendendoli dal calderone della CI. Non solo questo è poco solidale, ma anche poco credibile. Se 1.5 miliardi di franchi dovessero essere riservati all’Ucraina, senza estendere il quadro finanziario, ciò avrebbe gravi conseguenze per altre regioni.
«Ci impegniamo affinché il sostegno svizzero all’Ucraina non venga pagato dalla popolazione del Sud globale», spiega Andreas Missbach, direttore di Alliance Sud. «I fondi per la ricostruzione dell’Ucraina devono essere considerevolmente incrementati, ma andrebbero concessi in aggiunta alla cooperazione internazionale».
I crediti d’impegno per il quadriennio 2025-2028 prevedono inoltre un ampliamento dell’aiuto umanitario, a scapito della cooperazione allo sviluppo a lungo termine. «Ciò rappresenta un onere supplementare per i progetti a lungo termine, i programmi e i partenariati già esistenti, un onere che noi non possiamo sostenere», sottolinea Andreas Missbach. Per ulteriori misure d’emergenza e l’aiuto immediato in caso di crisi e catastrofi è già a disposizione, grazie allo strumento dei crediti supplementari, un mezzo di finanziamento flessibile.
Il mandato di base della CI va messo al centro
Il sovrapporsi delle crisi e della guerra d’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina hanno portato a una grave involuzione nella lotta alla povertà e a un aumento della disuguaglianza globale. Il divario tra la necessità d’intervento urgente e i mezzi a disposizione sta quindi assumendo proporzioni inquietanti. Per questo motivo Alliance Sud intende impegnarsi, nella procedura di consultazione, a favore di una CI svizzera che metta al centro il mandato costituzionale – debellare povertà e indigenza – e che di conseguenza si allinei all’Agenda 2030 dell’ONU.
Per ulteriori informazioni:
Andreas Missbach, direttore di Alliance Sud, tel. +41 31 390 93 30, andreas.missbach@alliancesud.ch
Laura Ebneter, responsabile cooperazione internazionale, Alliance Sud, tel. +41 31 390 93 32, laura.ebneter@alliancesud.ch