Comunicato stampa

Nuova strategia senza lungimiranza

02.10.2023, Cooperazione internazionale

Alliance Sud critica i piani del Consiglio federale inerenti al nuovo orientamento della cooperazione internazionale (CI) per il quadriennio 2025-2028. È specialmente il quadro finanziario ad avere conseguenze catastrofiche per il Sud globale.

Laura Ebneter
Laura Ebneter

Esperta in cooperazione internazionale

+41 31 390 93 32 laura.ebneter@alliancesud.ch
Nuova strategia senza lungimiranza

© Nelly Georgina Quijano Duarte / Climate Visuals

Il sovrapporsi delle crisi e le conseguenze della guerra di aggressione all’Ucraina hanno portato a un grave regresso nella lotta alla povertà e a un incremento delle disuguaglianze a livello globale. Il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 si allontana sempre di più. L’intenzione del Consiglio federale di voler prendere dal quadro finanziario della CI il denaro urgentemente necessario per la ricostruzione dell’Ucraina – con la conseguente diminuzione dei fondi a disposizione del Sud globale afflitto dalle crisi – è perciò assolutamente incomprensibile.  

«Una cooperazione internazionale efficace e adeguatamente finanziata è più che mai urgente. Una situazione straordinaria, come la guerra in Ucraina, ha bisogno di mezzi straordinari, ma non per questo coloro che vivono nel Sud globale devono pagarne il conto», afferma Andreas Missbach, direttore di Alliance Sud, il centro di competenza svizzero per la cooperazione internazionale e la politica di sviluppo.  

Ad aggravare la situazione vi è anche la prevista riduzione del finanziamento pubblico allo sviluppo, che scenderebbe allo 0.36% del reddito nazionale lordo. «Una percentuale così bassa – la metà rispetto agli obiettivi fissati a livello internazionale e la più bassa degli ultimi dieci anni – è assolutamente inaccettabile e indegna di un Paese ricco come la Svizzera», spiega ancora Missbach.

Rafforzare la collaborazione con la società civile

A livello di contenuti, la strategia punta alla continuità, tuttavia non riesce ad ancorare i dibattiti internazionali a livello nazionale. Così, ad esempio, non c’è nessun tipo d’accenno al rispetto dei principi d’efficacia riconosciuti internazionalmente per la cooperazione allo sviluppo, e nemmeno riferimenti concreti alla localizzazione della cooperazione, messa in primo piano nelle discussioni del Comitato di aiuto allo sviluppo (CAS) dell’OCSE. «Ciò sarebbe fondamentale, poiché in numerosi Paesi l’impegno della società civile si vede confrontato a una crescente repressione dovuta allo smantellamento delle strutture democratiche», sostiene Laura Ebneter, esperta di Alliance Sud in cooperazione internazionale. Per la promozione di procedure e istituzioni partecipative e democratiche, dei diritti umani e della pace, nonché per lottare contro ingiustizie e corruzione, la collaborazione con la società civile è centrale e dev’essere rafforzata.

Risposta alla procedura di consultazione (in francese)

Per ulteriori informazioni:

Laura Ebneter, esperta in cooperazione internazionale, Alliance Sud, tel. +41 31 390 93 32, laura.ebneter@alliancesud.ch

Marco Fähndrich, responsabile della comunicazione, Alliance Sud, tel. +41 31 390 93 34, marco.faehndrich@alliancesud.ch

La cooperazione internazionale della Svizzera funziona

Numerosi studi e valutazioni mostrano che la cooperazione internazionale ha conseguito grandi successi e gode di un ampio sostegno nella popolazione elvetica. Tuttavia continuano a farsi sentire anche singole voci che rumoreggiano pubblicamente contro la CI. Alliance Sud ha indagato sui miti comuni che caratterizzano la CI e li ridiscute in maniera differenziata in un nuovo documento d’analisi.

Fatti e miti sulla cooperazione allo sviluppo (in francese)