Comunicato stampa

Messaggio sull’esercito: un attacco frontale a una politica di sicurezza olistica

19.09.2024, Finanziamento dello sviluppo

Il Consiglio nazionale ha deciso oggi di finanziare l'aumento di quattro miliardi del budget dell'esercito attingendo in parte al bilancio della cooperazione internazionale (CI). Si tratta di un attacco frontale a una politica di sicurezza olistica.

Messaggio sull’esercito: un attacco frontale a una politica di sicurezza olistica

 © Keystone / Anthony Anex

La settimana scorsa, durante i dibattiti sulla Strategia della cooperazione internazionale 2025-2028, il Consiglio degli Stati si era espresso con 31 a 13 voti contro il finanziamento dell'esercito a spese della CI. Con la decisione odierna, il Consiglio nazionale ha cambiato rotta e vorrebbe prendere i fondi supplementari per l’esercito anche dalla cooperazione internazionale.

In questo modo, il Consiglio nazionale non riconosce che la cooperazione internazionale è parte integrante di una politica di sicurezza olistica. «Finanziare l'esercito a spese della cooperazione internazionale mina la tradizione umanitaria della Svizzera», afferma Andreas Missbach, direttore di Alliance Sud, il centro di competenza svizzero per la cooperazione internazionale e la politica di sviluppo. A suo avviso «è miope, in termini di politica di sicurezza, rafforzare i pompieri a scapito delle misure di protezione antincendio.»

Nell’attuale rapporto sulla politica di sicurezza sta scritto chiaro e tondo che la Svizzera «contribuisce a rafforzare la sicurezza e la stabilità internazionali offrendo i suoi buoni uffici, contribuendo al promovimento della pace, impegnandosi a favore del diritto internazionale, dello Stato di diritto e dei diritti umani, combattendo le cause dell’instabilità e dei conflitti attraverso la cooperazione allo sviluppo e ricorrendo agli aiuti umanitari per sopperire alle necessità della popolazione civile.»

Inoltre, i crediti d'impegno della Strategia CI 2025-2028 hanno già dovuto assorbire 1,5 miliardi di franchi svizzeri di finanziamenti per l'Ucraina. La Commissione di esperti Gaillard ha anche concluso nel suo rapporto che la cooperazione allo sviluppo ha già dovuto attuare riduzioni significative per compensare i fondi aggiuntivi previsti dal Consiglio federale per l'Ucraina. Ulteriori tagli metterebbero a rischio la comprovata cooperazione internazionale della Svizzera.

Per ulteriori informazioni:
Andreas Missbach, direttore di Alliance Sud, 031 390 93 30, andreas.missbach@alliancesud.ch