Da trent’anni Alliance Sud e le sue associazioni partner sono impegnate a tener conto della lingua autoctona nei progetti che sostengono in loco. Allo stesso tempo, Alliance Sud traduce, pubblica e promuove nelle tre lingue nazionali svizzere le proprie attività, pubblicazioni e contributi sul tema della cooperazione allo sviluppo. Così facendo difende la pluralità e la convivenza delle diverse culture che sono parte del Paese, come ha ricordato, l’8 dicembre 2021, anche il Presidente della Confederazione, Ignazio Cassis, in un’intervista alla RSI.
Il plurilinguismo è senz'altro una costante della Svizzera e, nell’ambito della cooperazione allo sviluppo, Alliance Sud, attiva per relazioni Nord-Sud eque ed uno sviluppo sostenibile, da oltre tre decenni si impegna affinché il materiale informativo sul suo operato sia accessibile ad un vasto pubblico, prestando attenzione tanto al contesto plurilingue elvetico quanto alla lingua madre dei suoi interlocutori nei Paesi in via di sviluppo.
Partiamo proprio da qui, ovvero da come, nelle relazioni con i Paesi del Sud, Alliance Sud e le sue organizzazioni partner, sono attente a raggiungere tutte le persone, nella lingua che queste ultime utilizzano. Ciò vuol dire evitare di ricorrere sempre e solo all’inglese o al francese, che sono le lingue del colonialismo e che rimangono, in varie realtà, le principali forme di comunicazione non solo con governi ma anche con le persone che abitano i territorio destinatari degli aiuti allo sviluppo. Non si tiene che l’inglese e il francese sono per lo più poco note alle genti autoctone. Il loro utilizzo, seppur giustificato in contesti in cui c’è bisogno di agire in fretta e nei territori dove si parlano varie lingue (si pensi all’India), comporta quindi ritardi nella comunicazione e, alla fine, richiede traduzioni, che sono costose e persino scadenti, come ha sottolinea recentemente Mia Marzotto di Translators without Borders ” nel suo articolo apparso su Rivista “Un Solo Mondo” (03/22).
Puntare sul personale locale all’estero
Ecco invece alcuni esempi di come le associazioni partner di Alliance Sud si propongono di abbattere le barriere linguistiche nei Paesi dove sostengono i loro progetti. HEKS/EPER ha incluso un riferimento esplicito all’impegno di offrire “workshop nelle lingue locali”: «È fondamentale che HEKS/EPER raggiunga i vari gruppi target in un linguaggio comprensibile per loro [le popolazioni autoctone] e attraverso i loro canali preferiti» (Concept 2021 – 2024, HEKS/EPER International Programme). Solidar Suisse è impegnata a sostegno di un’educazione per le nuove generazioni che includa anche le lingue autoctone: ne è un esempio quanto l’associazione promuove in Burkina Faso - come si legge nella pagina web dell’associazione dedicata ai progetti nel campo della formazione e istruzione (Erfolg Dank Bildung): nel Paese, dove «ci sono 59 lingue parlate nel Paese, affinché i bambini possano seguire le lezioni, è necessario insegnare loro nella loro lingua madre oltre che in francese, la lingua degli ex colonialisti. Per molto tempo questo non è avvenuto, ma negli ultimi anni i progetti educativi di Solidar Suisse stanno cambiando la situazione. L'istruzione bilingue viene ora introdotta come pratica standard in tutte le scuole elementari del Burkina Faso».
Swissaid pone come «condizione essenziale per il buon funzionamento dei progetti» il poter contare tra i Paesi partner, un ufficio composto quasi esclusivamente da personale della regione, che coordina i vari progetti conoscendo il paese, le sue lingue, i dialetti e la cultura (dichiarazione ripresa dalla pagina del sito online di Swissaid). Sempre sul tema di lingue locali, Petra Winiger (Caritas) ha dichiarato quanto sia «importante mantenere sempre un approccio rispettoso e culturalmente sensibile con i partner. Qui, non facciamo differenza tra il dialogo con le autorità, i partner locali delle ONG o i beneficiari nel paese ospitante. Per rimuovere le barriere linguistiche allo scambio, ci affidiamo alla traduzione da parte dei nostri colleghi della Caritas locale o di interpreti professionisti, se necessario».
Sensibilità diverse anche in Svizzera
A tutto ciò, come si diceva in precedenza in questo articolo, si aggiunge l’impegno diretto di Alliance Sud nel contesto elvetico - l’importanza di saper comunicare in Svizzera, insomma. Nel nostro Paese, con le sue tre lingue nazionali, Alliance Sud si assicura che le proprie prese di posizione e comunicati stampa, così come le proprie pubblicazioni, siano disponibili in tedesco, francese e italiano. A ciò si affianca il tenace e costante impegno nel tradurre i testi, là dove necessario, e per lo più nella lingua italiana. Il lavoro di traduzione (e pubblicazione nella Svizzera di lingua italiana) ha infatti impegnato molto l’ufficio di Alliance Sud Lugano. Inoltre, negli anni lo stesso ufficio è stato attento a curare relazioni e contatti con persone e uffici di riferimento nelle diverse regioni linguistiche mentre, più recentemente, in occasione dell’Iniziativa multinazionali responsabili (nel 2020), Alliance Sud ha elaborato un glossario specifico nelle tre diverse lingue ufficiali della Confederazione, permettendo una comunicazione coerente e precisa con tutta la società civile in Svizzera.